Thomas Köner
Thomas
Köner ha chiuso il programma del festival Fosfeni con la prima
italiana di Banlieu du Vide, un'installazione di immagini accompagnate
da sonorizzazione, per cui si può parlare più propriamente
di arte concettuale piuttosto che di un live. Lo stesso Köner descrive
il suo lavoro: «Ce sont 3000 prises de vue de caméras de
surveillance. Les images choisies montrent des routes, filmées
la nuit, désertes et couvertes de neige. La bande sonore se compose
de bruits gris (grey noises) et de sons de la circulation provenant
de ma mémoire. Le seul mouvement visible naît des amoncellements
de neige couvrant les routes.»
Veri protagonisti di questa opera multimediale sono svincoli stradali
periferici, deserti e innevati, ripresi da videocamere di sorveglianza
lungo il proprio lento e impercettibile mutare, mentre il suono risulta
in realtà in secondo piano rispetto alla staticità ingombrante
e quasi ipnotica dei paesaggi. Il pubblico è rimasto visibilmente
interdetto, come di fronte a qualcosa di incompiuto, ma è stata
anche la tradizionale visione frontale/teatrale a creare un attrito
naturale con il tipo di performance, che forse richiedeva più
ampia libertà di movimento appunto per lo spettatore, e una diversa
"preparazione". www.koener.de, per interessanti approfondimenti...
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