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sick of it all


sick of it allPiù passa il tempo e più i Sick of it all spaccano! La filosofia dell'hardcore è profondamente radicata nell'esistenza di una delle poche band di New York che non ha mai cambiato la sostanza del proprio stile musicale, continuando a suonare il sano vecchio hardcore senza compromessi.
La disciplina urbana dei Sick of it all è sinonimo di rispetto, il codice della strada trova nei testi dei loro brani la sua logica sublimazione.
Storie nervose, tese, che si consumano nella congestionata metropoli, Brooklyn, NY, territori contrassegnati da confini immaginari, gangs in lotta, il grido dell'emarginato, l'opprimente ghetto culturale-sociale che paralizza l'iniziativa del singolo, di ciò parlano i Sick of it all, come autentica e cruda poesia della strada. E' la realtà in tutti i suoi aspetti più violenti che si imprime nella psiche dell'ascoltatore. Hardcore-immediatezza, rap-ritmicità, i due estremi che istantaneamente si toccano.
Nel 2006, alcuni dicono: un suono ormai fuori moda? Storie, i Sick of it all colpiscono duro, con musica diretta, precisa, per tutti quelli che non sanno cosa vuol dire avere alle spalle una famiglia ricca, che lavorano sottopagati, che vivono la violenza e l'indifferenza della metropoli sulla propria pelle, non seduti in poltrona davanti alla tv.
Lou Koller e compagni hanno sfoderato un concerto di puro orgoglio hardcore, che ribadisce come il NYHC sia morto solo nella testa di chi non ci ha mai creduto. "Pensavate che fosse tutto uno scherzo, ma ora non controllate più la situazione... non riuscite più a controllare una generazione così violenta" urlano ancora i Sick of it all in Violent generation... grandi e indispensabili.

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