Shellac
Steve Albini, Todd Trainer e Bob Weston in tour per l'uscita del nuovo
lavoro Excellent Italian Greyhound hanno dato l'ennesima dimostrazione
della propria estetica sonora fatta di musica tesa e tagliente, spezzata,
ma costituita nell'insieme da un suono pulito e limpido, e di una limpidezza
maniacale. Il paradosso degli Shellac, e la loro particolare individualità
nel panorama indipendente, consiste proprio in questa antitesi tra il
delirio della chitarra di Albini, perennemente in distorsione, la forza
trainante dei tempi impazziti della batteria sottolineati dal basso,
e l'uscita del suono stesso, oltremodo definito, che trasforma la spinta
noise iniziale in nuova classicità, determinata da una perizia
tecnica indiscutibile e dall'attenzione portata alla produzione, e forse
è proprio in questo, tra le altre cose, che consiste il cosiddetto
post-rock. Il live degli Shellac è potente e trascinante ma contemporaneamente
il suono risulta asettico, trasuda questa attitudine a una costruzione
portata alle estreme conseguenze, germe di quella che fu all'epoca (metà
degli anni Novanta) l'alba di un nuovo modo, più cerebrale e
interiore, di suonare e vivere il rock.
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