king khan and the shrines

King Khan è il maharaja del soul, il figlio bastardo di Screamin'
Jay Hawkins, il James Brown del voodoo-stomp! Col suo micidiale dirty-
boogaloo - wild soul - rock'n'roll, ti strappa il cuore come un crooner
di razza e poi te lo riappiccica con lo sputo come un punk sifilitico!
Accompagnato dalla mitica orchestra soul-exotica degli Shrines, King
Khan, armato di bastone e teschio, si è reso artefice di un grande
live-show.
Ha una voce che gli permette di fare quello che vuole, inanella classici
su classici, aizza la folla al rock'n'roll, la fa cantare, godere, ballare.
Un crossover che vive sull'ironia di fondo e sui costanti riferimenti
ai b-movie in b/n degli anni quaranta, roba forte per palati raffinati
e gambe solide, in grado di resuscitare anche i morti e farli ballare
allo sfinimento! King è catartico, mezzo genio mezzo cialtrone,
può fare assoli di una nota sola e scatenare l'entusiasmo. Un'ora
buona di concerto con un'impetuosa scarica di andrenalina nel finale
con cover di David Bowie e Rolling Stones. E ora siamo tutti pronti
per fare un voodoo con sangue di alligatore, pitoni vari e femore umano!!!!
FOTO: Luca Tassinari
>>back