the Hormonauts+Lord bishop
Gli Hormonauts sono stati introdotti dall'esibizione di Lord Bishop,
una montagna d'uomo dall'abbigliamento eccessivo tipico del funk nero
di New York degli anni Settanta, che costituisce anche il punto di riferimento
fondamentale della sua musica insieme all'hard rock più crasso
e francamente noioso...
Per fortuna arrivano gli ormonauti, l'ultima creazione del grande chitarrista
Andy MacFarlane insieme ai bravissimi Sasso al contrabbasso e Pinna
alla batteria, dopo la saga dei mitici e mutoniani Spalmabilly Borghetti
e ancora dopo i Los Bovaros: la band è dedita a un rockabilly
travolgente, contaminato da influenze surf e punk, una miscela in cui
trovano spazio anche divertenti e originali cover dei "classici"
più vari, come Tainted Love dei Soft Cell e l'eccezionale
Staying Alive dei Bee Gees, in versione billy-rodeo. Alla fine
risulta impossibile stare fermi, e soprattutto togliersi dalla faccia
un ghigno divertito e soddisfatto. Gran finale in cui gli Hormonauts
riescono perfino a risollevare un Lord Bishop alquanto ribollito a causa
del Jack Daniel's, proponendo esecuzioni ispirate di Great balls
of fire di Jerry Lee Lewis e soprattutto un'incandescente Johnny
be good. Hail Hail Rock'n'Roll!
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