The fuzztones + lana loveland
Sono più di 40 anni che Rudi Protrudi suona rock'n'roll, e con i suoi Fuzztones lo ritroviamo fra noi con la puntualità delle mezze stagioni. Vedere per l'ennesima volta i Fuzztones, adesso, nel 2011, equivale ad una rimpatriata fra compagni di classe e professori del liceo (dove non ci sono più distinzioni, né gerarchie), un sano esercizio defatigante, una vera e propria sauna selvaggia a base di beat, garage e rock'n'roll. Trent'anni di storia (e anti-storia) del blues e del rock e di tutte le sue clamorose degenerazioni. Rudi, prototipo di performer-punk inossidabile nel tempo (ormai vicino ai 60) è in forma più che mai: asciutto e scattante, Vox Phantom, stivaletti a punta e tutto il resto. Pezzi come Gotta Get Some, She's Wicked, Cinderella costituiscono la spina dorsale del concerto e vengono sciorinati senza pause né tentennamenti. Un cocktail di adrenalina venusiana ed esperienza fatta sul campo, una sorta di rovente giungla psychedelica. Devastanti e oltremodo divertenti Rudi Protrudi e compagni continuano a spargere ai quattroventi il seme del più genuino rock'n'roll. E' stato un gran bel concerto quello dei Fuzztones al Sidro Club di Savignano, più di un'ora e mezzo di rock'n'roll psicotico, preceduto da una lisergica esibizione della super-sexi Lana Loveland.
I Fuzztones sono ancora on the run, alla costante ricerca di quegli angoli sperduti nel globo terracqueo, dove non hanno ancora suonato, ma dove sanno altre sì che c'è qualcuno che può avere estremo bisogno di loro.
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