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the damned
I Damned sono stati i primi esponenti della scena punk inglese ad incidere un singolo, i primi a realizzare un intero album ed i primi ad intraprendere un tour negli Stati Uniti.
La formazione originale era composta da Dave Vanian (voce), Brian James (chitarra), Captain Sensible (basso) e Rat Scabies alla batteria. Fanno ancora parte della partita Dave Vanian e Captain Sensible, ora alla chitarra, ma i tempi purtroppo sono cambiati e il 1976 londinese è lontano anni luce. Nonostante ciò, il concerto di questa sera non ha affatto deluso, anzi, ha superato le aspettative. I Damned dal vivo stavolta hanno espresso una grande carica e vitalità, e la risposta del pubblico è stata energica come la loro esibizione. Punk rock, psichedelia, ma anche garage e dark, tutti miscelati in un unico distillato. Impossibile resistere alla graffiante acidità di 'Neat Neat Neat", all'esotico rapimento di "Love Song", al punk affogato in un crogiolo di metalli della mitica "New Rose", e tra i bis ad una versione al tritolo di "Smash It Up". Il resto, come chi conosce i Damned può ben immaginare, un'ora e passa di punk rock psicotico e vitale, che fa ricordare tante cose. La chitarra di Captain Sensible insegue sonorità e soluzioni sempre diverse riuscendo a stravolgere i brani più datati con assoli di grande efficacia, mostrando di avere raggiunto una notevole padronanza, il tutto condito con la grande autoironia di sempre, al punto che lo abbiamo visto eddirittura recuperare l'hit immortale (?!) della sua carriera solista di pieni anni Ottanta, la mitica Say captain say what?
Alla faccia di coloro che, con perentoria determinazione, continuano a decretarne il decesso, il punk rock si rinnova partendo dalle sue forme più apparentemente superate, e così da quelle riesce a fuoriuscire come rigenerato.
