boredoms
Alla
domanda chi sono i Boredoms? si potrebbero trovare molteplici risposte,
tutte ugualmente esatte; se si volesse sapere, poi, l'ambito sonoro
nel quale l'ensemble si muove, sarebbe ancora più improbabile
giungere ad una conclusione univoca. I Boredoms sfuggono decisamente
da definizioni ed etichette, sono una creatura sonora in continuo divenire,
sono dei mutanti. Nati a Osaka nella seconda metà degli anni
'80, per volontà di Yamatsuka Eye, diventano da subito protagonisti
della scena avant-noise internazionale. Secondo le parole di Eye, il
progetto che viene presentato questa sera è come una "unità
di circolazione intra-sistemica", in cui si esplora l'epicentro
primordiale della musica dei Boredoms, alla ricerca di principi di base
e sintonie ritmiche ed emotive. I musicisti disposti in circolo suonano
secondo la pratica del 'circulation play", e il centro del cerchio
corrisponderà al nucleo sonoro di una immaginaria registrazione.
L'obiettivo dei Boredoms è quello di trasformarsi in un circuito,
o anche in un equipaggio che suona su se stesso. Si tratta di una musica
che esplora realmente un "altrove" psichico creato dal suono,
il che fa affiorare echi della "macchina da guerra nomade"
della tekno degli Spiral Tribe, ma anche rimandi alla musica industriale,
in un'estetica che prevede l'assenza di un ritmo unico e contemporaneamente
l'incrocio e il divenire di più sezioni ritmiche, l'annullamento
della melodia e l'eccesso di nuclei sonori che si intrecciano e si sovrappongono.
Il risultato è un suono realmente magmatico che si insinua direttamente
nei neuroni, disorientante, a tratti commovente, una vera lezione di
dissonanza e di apertura a quella concezione della realtà come
caos, a cui viene naturale pensare che i Boredoms si ispirino, continuando
a muoversi verso altri mondi sonori, in cui ancora nessuno è
mai andato.
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