Biosphere
Viene
inaugurata dal norvegese Biosphere l'edizione 2006 del festival FOSFENI,
la rassegna della Cittadelteatro di Cascina dedicata all'espressione
contemporanea della musica elettronica applicata alle immagini.
Biosphere è dedito a una forma sonora che unisce freddezza di
campionamenti logico/neutri a pulsazioni di tekno dance calda e avvolgente,
un suono che risulta contemporaneamente remoto e distante ma anche estremamente
interiore, in un transito ipnotico e continuo tra i termini che contiene
nel passaggio tutte le declinazioni possibili della musica ambient nel
vero significato della parola, ovvero concretamente modellata sul paesaggio,
naturale o artificiale che sia, ammettendo che odiernamente possa avere
un senso pensare al mondo sulla base di questa distinzione. Non a caso
Geir Jenssenn prende il suo pseudonimo ispirandosi ad una biosfera artificiale
costruita in Arizona, una sorta di cupola geodetica regolata da sensori
elettronici e da sistemi di controllo che rendono l'ambiente interno
completamente autosufficiente e che ricreano le condizioni dei fenomeni
naturali esterni, allo scopo di imparare e ricercare come funziona l'ecosistema.
Questa propensione alla ricerca emerge dalla musica e dalle immagini
di Biosphere, l'attenzione rinnovata verso le manifestazioni umane e
naturali che la tecnologia riesce a penetrare paradossalmente con forza
sempre maggiore, grazie alla propria capacità interna di simulare
e ricreare ambienti e situazioni e di manipolarli fino a raggiungerne
l'essenza più vera, come nelle immagini che accompagnano la performance
sonora con rispecchiamenti e gemmazioni di cose e di esseri, di acqua
e di alberi, di materiali e di sostanze, per cui non esistono spazi
vuoti o interruzioni tra gli elementi, ma solo spazi di raccordo e mutazione.
Approfondimenti: http://www.atelier-fuer-medienprojekte.de
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